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E’ un fatto risaputo. Perché un’associazione funzioni bene, è indispensabile che possa contare su una sede funzionale ed accogliente, un punto di ritrovo nel quale tutti i soci, nel caso specifico i coristi, si identifichino. E tanto si è fatto in questi ultimi anni affinché si potesse raggiungere questo importante obiettivo.
Ma andiamo con ordine…
Dal 1984, anno di costituzione del coro, al 1987, le prove si svolgevano nella Sagrestia della Chiesa di S. Giovanni. Luogo sicuramente idoneo per l’attività corale ma non altrettanto per consentire l’espletamento di tutte le attività che la vita associativa richiedeva.
Nell’agosto del 1987, un furto compiuto presso la chiesa portò il Comune alla chiusura definitiva dell’edificio e il coro si ritrovò senza sede.
Dopo alcuni mesi di agonia, nel febbraio del 1988, il Comune di Caravaggio, per mano del Sindaco M° Federico Mezzanotte, assegnò al coro un locale presso il Centro Civico San Bernardino.
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La gioia fu grande, ma ci volle del tempo perché quel locale potesse ospitare un’attività corale. Lo sforzo di tutti i coristi, impegnati per mesi nei lavori di ristrutturazione, permise finalmente la normale ripresa dell’attività.
Da quel lontano 1988 ad oggi, la sede ha cambiato completamente aspetto. Vuoi per il numero indefinito di coppe, targhe, attestati di partecipazione, medaglie, gagliardetti e libri che hanno riempito gli scaffali e le mensole appositamente predisposte, vuoi per la volontà da parte del direttivo di trasformare il locale in un vero e proprio punto di aggregazione non solo per i coristi, ma anche per le famiglie e gli amici.
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Infatti, oltre all'installazione di un PC con stampante, utile per i lavori di segreteria, il Consiglio Direttivo ha deciso di creare un angolo bar, dove poter consumare caffè, cioccolate, thè, vino, acqua e bibite, ed inoltre l'installazione di uno stereo per ascoltare musica durante la pausa delle prove o al termine delle stesse.
Insomma, un vero e proprio locale polifunzionale al servizio di quanti amano il coro e vogliono condividere con esso un esperienza che a distanza di
vent'anni possiamo giudicare unica ed irripetibile.
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